Alcuni investitori fissano lo stop a una percentuale fissa del prezzo. A seconda del caso e della strategia utilizzata può essere 2%, 5%, 10%, 25%, ecc.
Fondamentalmente questa percentuale è la perdita massima accettata per transazione.
Supponiamo il caso di un investitore che ha 100.000 euro. La sua strategia è quella di investire 10.000 euro in valore e non perdere più dell’1% del capitale totale in ogni operazione. Questo 1% del capitale totale è di 1.000 euro (1% di 100.000) che rappresenta il 10% dell’importo per operazione (10.000 euro).
Ciò collocherebbe lo stop-loss del 10% al di sotto del prezzo di acquisto (Nota: per semplificare l’esempio, le commissioni e l’eventuale differenza tra il punto in cui si trova lo stop e il punto in cui viene effettivamente eseguito, entrambe questioni che devono sempre essere prese in considerazione conto in realtà).
Se l’investitore acquista 200 azioni di BNP Paribas a 50 euro lo stop loss lo collocherebbe a 45 euro, 10% in meno.
Il metodo è valido ma credo che sarebbe necessario elaborare un po ‘di più per renderlo compatibile con la norma è posizionare lo stop loss in luoghi logico io coerente con la strategia degli investitori.
Ad esempio, supponiamo che BNP Paribas abbia un supporto o l’ultimo minimo relativo a 44 euro. In questo caso non sembra appropriato posizionare lo stop loss appena al di sopra di questo supporto o minimo relativo perché il prezzo potrebbe rompere lo stop senza rompere il supporto o il minimo e questo farebbe sì che l’investitore debba partire con perdite da un transazione valida nella quale avrebbe ottenuto un buon ritorno.
La logica è posizionare lo stop loss al di sotto di questo supporto o minimo, ad esempio a 43 euro. In linea di principio ciò aumenterebbe la perdita massima al di sopra del limite stabilito, in quanto significherebbe una perdita di 1.400 euro (7 euro per azione x 200 azioni = 1.400 euro) quando l’investitore ha fissato il limite a 1.000 euro.
il soluzione è quello di ridurre le dimensioni dell’acquisto per rendere compatibili entrambi i metodi. Se la perdita massima per azione è di 7 euro e la perdita massima per operazione è di 1.000 euro, il numero di azioni da acquistare è 142 (1.000 / 7 = 142.857 …). L’importo dell’acquisto, quindi, sarà di 7.100 euro (142 x 50 = 7.100).
Con questo l’investitore prende una posizione più piccola del solito per lui ma l’operazione ha un design più logico e coerente.
Come tutte le altre tecniche questa è ugualmente valida per le posizioni ribassiste
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